La Tasmania, che è sempre stata un passo avanti rispetto al resto dell’Australia in materia di gioco d’azzardo, ha deciso di abbassare l’imposta sulle attività di scommesse, e di imporre una percentuale fissa. Lo Stato viene visto come una base interessante, da parte degli operatori per il gioco d’azzardo online e per le scommesse di tutto il paese e del il mondo, che sono alla ricerca di nuove sedi dove stabilire le loro attività.
Ma, mentre alcune società di scommesse sportive stanno rapidamente sviluppando piani per spostare le basi in Tasmania, Betfair minaccia di ritirarsi. La società di scommesse sportive è ancora sottoposta ad una tassa del 15%, e questo fatto la mette in condizione di potenziale svantaggio competitivo rispetto ai bookmaker che pagano la licenza, senza le tasse.
Altri operatori del gioco d’azzardo hanno accusato la Tasmania di tentare di trarre profitto sulle perdite sofferte dagli altri Stati australiani. La tassa fissa, che dovrebbe essere di circa 250.000 dollari, attirerebbe infatti molti dei grandi operatori di casinò online che attualmente hanno la loro sede a Sidney.
Funzionari del governo hanno affermato che l’arrivo degli operatori di gioco interessati a stabilire i loro uffici in Tasmania permetterebbe di creare quei posti di lavoro di cui ora lo Stato ha una grande necessità. Ma coloro che sono contrari al gioco d’azzardo hanno espresso un parere negativo all’idea di veder diventare la Tasmania un centro globale per il gioco d’azzardo.
“Con le possibilità che si creano grazie alla nuova rete a banda larga su scala nazionale, incoraggeremmo il governo a fare in modo che lo Stato non diventi solo un luogo ideale per le società di gioco d’azzardo, ma anche per qualsiasi altro tipo di business”, sono state le parole del portavoce del Partito Liberale, Peter Gutwein intervistato da The Mercury.